3 Commenti a “CLAUDIO MAGRIS E IL COPIARE”
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Caro Serafino Massoni, non è che farebbe un video sulla Monica Rizzi, la consigliera leghista che si spacciava per psicoloca senza nemmano avere la laurea in psicologia, grazie.. attendo la sua risposta…
una chiosa, al mio precedente mess, professore: come anche Lei ha sottolineato, uno dei maggiori costi, ormai insostenibili, è quello del così detto wellfare.Chi lo gestisce da noi? I politici.E perchè non lo mollano? Perchè è una fonte enorme di consenso elettorale, e una mangiatoia enorme. Chi paga? Nessuno, ti dicono, è tutto gratis! Si gratis, ma con il 50 per cento ti tasse da pagare, la benzina a un euro e mezzo, le imposte sul metano, sull’acqua, sui rifiuti almeno doppie di quello che dovrebbero essere! Quindi, siamo dalla parte di Robin Hood che rubava ai ricchi per dare ai poveri,o dalla parte di Super Ciuk, che rubava ai poveri per dare ai ricchi?
caro Professore, mi permetto di dissentire rispetto alla sua opinione sull’evasione e, aggiungerei anche l’elusione fiscale.Premesso che sono d’accordo sul fatto che negli u.s.a. il reato di evasione è punito severamente,tuttavia, l’imposizione massima lì arriva all 33 per cento del reddito, mentre da noi, sfiora il 50 per cento. La benzina lì costa la metà rispetto a noi, le autostrade sono gratis, e potrei continuare.Si certo, hanno un debito colossale, ma quello lo abbiamo pure noi, e non perchè non paghiamo le tasse ma perchè, come Lei dice, paghiamo, per es. stipendi da favola a schiere di politici, burocrati inefficienti e quant’altro. Ora sono convinto, che se invece di addossare alla collettività l’enorme costo di questo parassitismo diffuso, ci fossero appunto, meno costi impropri, le tasse al 30 per cento, le pagherebbero molti di più, magari a fronte di servizi seri ed efficienti. Allora sì, anche da noi l’evasore sarebbe un criminale, ma fino a che le cose stanno, da noi, come sopra, no. cordialissimi saluti